Il libro d’oro della donna

La donna, medico di casa – 1925

Trovato al mercato dei libri antichi di Piazza Diaz a Milano, interessante vedere come il buon senso della dottoressa Anna Fischer-Duckelmann (1856-1917) sia ancora attuale.

Nata in Galizia sotto l’Impero Austro-Ungarico, figlia di un medico militare, gira con lui negli ospedali da campo da cui apprende le basi della medicina e acquisisce la libertà di spirito che la caratterizzerà durante tutta la vita. Si sposa contro la volontà dei genitori e decide di mantenere anche il cognome paterno.

A Francoforte tiene una rubrica di medicina sul settimanale Volkswohl (Benessere pubblico) organo ufficiale dell’Associazione centrale del benessere delle classi lavoratrici; trasferitasi a Zurigo studiò medicina e conseguì il dottorato nel 1896; fu una delle prime donne a diventare medico.

La sua pubblicazione più importante – Die Frau als hausärztin – ha superato i tre milioni di copie (edizioni dal 1913 al 1930). Fondamentale è stata la distribuzione a rate attraverso il commercio di libri di viaggio. 

Ecco un piccolo assaggio:

Viaggi.

I viaggi fortificano il corpo e lo spirito. Quando siano compiuti ragionevolmente, e da tale riguardo devesi tenere in gran conto il modo di vestire, l’alimentazione e la maniera di viaggiare.

Non è infatti punto sano viaggiare per giornate intere su treni diretti o su cattive strade. La navigazione è certo preferibile, però il viaggio a piedi è di gran lunga il migliore, soprattutto quando si usi un’alimentazione assai semplice, si portino abiti permeabili e si prendano sufficienti intervalli di riposo.

Se si è costretti a percorrere lunghe distanze in ferrovia, bisogna fare soste, passare la notte in un albergo e fare qualche tratto a piedi.

Occorre poi di portare con sé viveri non soggetti a guastarsi, che nutriscano senza eccitare la sete e che dispensino dal prendere i pasti ai ristoranti delle stazioni, ove gli alimenti sono costosi e spesso di cattiva qualità.

A tale scopo raccomandiamo in primo luogo le frutta (arance, pere, mele, datteri, mandorle e noci), i biscotti, le uova sode, il formaggio, il pane integrale fresco, il cioccolato con sali nutritivi.

Non si viaggi mai senza aver seco un bicchiere, onde poter attingere da sé l’acqua alla fonte senza essere obbligati di ricorrere alla bevanda assai nocive che si vendono in viaggio.

Molti disturbi di stomaco prendono origine da abusi nel mangiare e nel bere fatti in viaggio.

Durante questo bisogna parimenti aver cura di godere dell’aria pura, la quale spiega un’azione così rinfrescante. A tale scopo si consiglia di aprire le finestrine o di rimanere nel corridoio del vagone.


Testo e immagini sono tratte dal libro:

Dottoressa Anna Fischer-Duckelmann

Il libro d’oro della donna

La donna, medico di casa

Torino – Carlo Pasta Editore, Libraio – 1925