La taghella, il pane del deserto (Assekrem – Algeria)

A 2600 metri di quota, tra le montagne dell’Hoggar, all’Assekrem, si trova l’ospitale rifugio da cui si ha ha una bellissima visione delle cime. Da qui, per un sentiero che costa una ventina di minuti di salita, si raggiunge l’eremo di padre Charles Foucauld, a 2780 metri.
Il calore del riparo, anche nelle sere di agosto, è rigenerante… soprattutto quando accompagnato da una buona cena con un’ottima taghella.
La taghella o tagella è il pane conosciuto in tutto il Sahara: si tratta di un impasto di acqua e farina, senza lievito, che in forma di disco schiacciato viene fatto cuocere sotto la brace o sotto la sabbia caldissima. Ne esce una focaccia più o meno sottile, sempre “croccante” sotto i denti, che viene spesso lavata prima di essere mangiata, poi servita intera o spezzettata –
come nel nostro caso – magari con qualche intingolo che la insaporisce.

Impastare farina e acqua,  farne una palla,

  distenderla con le mani nella tipica forma rotonda,

posizionarla sotto la cenere.

Verificare la cottura,

toglierla dalla cenere,

grattare e lavare,

spezzettare con le mani,

portare in tavola,

con carne o verdura.

Buon appetito, non servono le posate!