Diavoli stranieri sulla via della seta

La ricerca dei tesori perduti dell’Asia Centrale
Peter Hopkirk – traduzione di Gilberto Tofano
Adelphi edizioni SpA – Milano
313 Pagine, 25 Euro, 2006 5ª ediz
ebook google (anteprima)
www.adelphi.it

«Improvvisamente il cielo diventa nero … e subito dopo la tempesta aggredisce con violenza terrificante la carovana. Enormi vortici di sabbia mista a sassi sono sollevati in aria e turbinando colpiscono uomini e bestie. L’oscurità aumenta e strani schianti risuonano fra i ruggiti e gli ululati della bufera … sembra lo scatenarsi dell’inferno». Per secoli, dal graduale abbandono della Via della Seta in poi, il deserto del Takla Makan nel Turkestan cinese è rimasto uno dei luoghi meno attraversati del pianeta. Finché all’inizio del Novecento, quasi all’improvviso, alcuni fra i migliori – e più visionari – studiosi di cose antiche hanno deciso, tutti insieme, di partire alla scoperta delle civiltà che si dicevano sepolte, e intatte, sotto la sabbia. In questo libro, Peter Hopkirk racconta la storia, ancora una volta semisconosciuta ed emozionante, di come un gruppo di uomini quasi troppo adatti alla parte – per rendersene conto, basta guardare i ritratti di von Le Coq, di Aurel Stein o di Paul Pelliot che corredano il volume – abbia sfidato e sconfitto il caldo rovente, il gelo mortale, le tribù ostili, e persino i dèmoni che la leggenda voleva a guardia dei tesori disseminati lungo la Via della Seta. Il risultato è una cronaca accurata e fedele che trasuda, quasi involontariamente, romanzesco ed esotismo – miscela perfetta che i lettori del Grande Gioco conoscono bene, e che non a caso una folla di sceneggiatori e registi ha tentato di imitare, quasi sempre invano.